Posso dire di aver trascorso con Il
Santo i periodi più belli della vita. Che poi sono, un po' per
tutti, quelli della fanciullezza e dell'adolescenza.
Da piccini ci si conobbe sui polverosi
campi da giuoco, poi siamo stati per lunghe estati maremmane a
bivaccare sotto il suo ombrellone, insieme ad una cricca di
sciaborditi bordellotti senesi, che ad altro non pensavano se non a
divertirsi quando ancora si poteva fare un mese di vacanze al mare.
Insomma, ci si conosce bene, dai.
Eppure io ho saputo tardi chi fosse il
Santo, il primo blogger che abbia osato riferirci che qualcosa nella
nostra città non andava, il primo blogger che ha iniziato a pagare
per aver detto la Verità.
Con orgoglio, oggi lo intervisto,
cercando così di far ricordare alla gente normale che altre persone,
che avrebbero potuto tranquillamente vivere la propria vita senza
smuovere niente (e Il Santo lo poteva fare tranquillamente), anche
per noi si mettono pesantemente in gioco esponendo la propria faccia.
- ANZITUTTO, PERCHE' "IL SANTO"?
- “Il Santo” perché sono un appassionato di Simon Templar (un
moderno Robin Hood che agisce ai limiti della legge, ha mille nomi,
un paladino che agisce sempre a fin di bene). Se ti ricordi era
interpretato da Roger Moore. Quindi non è per il lavoro che svolgo,
ma in omaggio a questo personaggio che fin da piccolo mi ha
affascinato.
- COSA TI HA SPINTO A FARE IL BLOGGER?
- Mi ha spinto la voglia di capire, conoscere e far conoscere la
realtà di Siena, che spesso è stata negata ai Senesi, che per
pigrizia e ignavia si limitavano a prendere per buone le notizie date
dai media locali. Mi ha spinto anche la voglia di fare qualcosa per i
Senesi che volevano un punto di vista diverso da quello
istituzionale.
- COME CONSIDERI LO STATO ATTUALE DELLA STAMPA SENESE?
- La stampa senese in questo momento è senza punti di riferimento. I
giornali ora si affacciano timidamente alla critica sul passato, e
certi direttori scrivono libri su quello che è successo. Troppo
facile ora, infatti era prima che il giornalista doveva intervenire!
Ma prima le notizie erano passate al vaglio dalla politica e dagli
amministratori. I giornali senesi sono secondo me una vergogna,
quando c'era da scuotere le coscienze e fare indagini giornalistiche
serie attaccavano quelli come me che scrivevano di certi acquisti
incauti da parte di banchieri improvvisati. Noi eravamo il male di
Siena, noi eravamo il nemico da abbattere!! Purtroppo avevamo ragione
e Siena ora è messa molto male, ma ancora non si ha il coraggio di
farlo sapere ai Senesi. Dimmi te se c'è un giornale credibile a
Siena!?
- ILLUSTRAMI IN TRE MOSSE COME INIZIERESTI A RISOLVERE I PROBLEMI DI
SIENA
- Questa è la domanda più difficile. Credo che si debba prima di
tutto partire dal nostro patrimonio artistico e storico, abitiamo
sopra un pozzo di petrolio e non sappiamo sfruttarlo. Non credo che
“SIENA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA 2019” sia la panacea di
tutti i mali senesi, perché se gestiranno i soldi come sono stati
gestiti fino ad oggi sarà il solito spreco alla senese. Quindi prima
di tutto arte e storia, seguita da un'organizzazione capillare tra
musei e hotel (perché non fare un “SIENA INVERNO” a prezzi
scontatissimi in bassa stagione come fanno a Venezia?), poi bisogna
lavorare sull'accoglienza, abbassare le tariffe dei pullman
turistici, abbassare i parcheggi e migliorare l'arrivo in città. Si
fossero spesi un po' più di soldi per la viabilità invece che per
Ampugnano sarebbe stato meglio!! Poi punterei anche sullo sport.
Siena ha tanti ragazzi in gamba che si fanno valere negli sport
cosiddetti minori. Prendo l'esempio del Judo che conosco, quando ci
muoviamo con i nostri figli per gareggiare in gare internazionali in
tutta Italia le città che ci ospitano sono vive, piene di gente che
occupa gli hotel e i ristoranti, portando un po' di soldi alla città
ospitante. A Siena prima c'era il “TROFEO INTERNAZIONALE DI JUDO
CITTA' DEL PALIO”, era considerata una tappa d'obbligo per i judoka
europei, perché non ripristinarlo per far venire gente da tutto il
mondo? Certo bisognerà rimboccarci le maniche e lavorare sodo senza
Babbo Monte. Mi sono dimenticato del Santa Maria della Scala, un
contenitore vuoto simbolo dell'incapacità gestionale dei Senesi, qui
mi ci vorrebbe un libro da quante idee mi vengono in mente!
- HAI AVUTO E/O HAI PRESSIONI PER CIO' CHE PUBBLICHI SUL TUO BLOG?
- Ne ho sempre avute, perché la nostra società non ama gli spiriti
liberi. Tanti, anche amici o presunti tali certe volte hanno cercato
di condizionare IL SANTO. Credo che non ci siano riusciti; certo
anche io ho le mie preferenze e le mie simpatie, ma a differenza dei
veri giornalisti (quelli con la tessera) io sono libero e non vengo
pagato da nessuno, sia per scrivere o per non scrivere... La libertà
è tutto.
- PARLIAMO UN PO' PIU' DI CALCIO, CHE E' MEGLIO. COME GIUDICHI LA
SITUAZIONE ATTUALE DELLA ROBUR?
- La situazione della Robur a livello societario appare drammatica.
Per troppi anni il Presidente è campato sugli allori di uno sponsor
importante, che permetteva di rimanere in serie A senza tanti
problemi. La squadra mi pare mentalmente e atleticamente pronta. Il
problema però sarà il mercato d'inverno, quando per fare cassa
saranno venduti i gioielli di famiglia, speriamo comunque di non
perdere anche questa realtà.
- ROBUR USATA COME MEZZO DI PROPAGANDA ELETTORALE E DI CONSENSO DELLE
MASSE: TI TORNA LA TESI?
- La tesi non fa una piega. In fin dei conti il “panem et
circenses” lo hanno inventato i Romani, la cosa che mi rammarica è
che tanti tifosi del Siena ci sono sempre cascati ed hanno appoggiato
il politico o il banchiere di turno. Ho avuto modo di parlare con un
tifoso del Siena, che ora ce l'ha col Mussari e col Monte dei Paschi.
Gli ho domandato, dove era quando in pochi denunciavamo che lo sport
era usato solo per fini politici e che anche lui quando vedeva il
Mussari si alzava in piedi e lo applaudiva. Sai che mi ha risposto?
"Che ti devo dire, dava i soldi alla squadra e questo a me
bastava anche per dare il mio voto a quella parte politica, anche se
a livello nazionale voto dall'altra parte". Dico io, ma si può
ragionare così? Comunque questo è il sistema maggiormente usato in
Italia, se non cambia, siamo fritti.
- UN TUO RICORDO LEGATO AI COLORI BIANCONERI
- Mi ricordo la fine degli anni '70 e l'inizio anni '80, quando era
allenatore mio babbo dei pulcini e dei giovanissimi del Siena. In
provincia vincemmo tutto, io giocai poco, perché come sai ero un
pessimo giocatore, ma un ottimo terzino incontrista (te ne sai
qualcosa! NDR: confermo) La Robur era come una famiglia, i
soldi erano pochi, pensa che prima di andare allenamento, aiutavo mio
babbo a preparare un pentolone di thè per la squadra che poi
portavamo da casa negli spogliatoi. Partivamo dal Rastrello e
andavamo a piedi al campino di San Prospero ad allenarci, un campo
mitico, se non era piovuto era duro come il cemento, se pioveva ti
rimanevano le scarpe attaccate al terreno. Altri tempi. Mi ricordo
poi la felicità quando ci facevano allenare sotto la tribuna
scoperta in quella striscia di terra tra la tribuna e la pista di
atletica, noi lo chiamavamo il San Siro (certi stianti nell'asfalto
della pista! Ho ancora i segni). Ho dei ricordi bellissimi quando
venivano a fare due tiri con noi Santino Nuccio, Tintisona e il
povero Bruno Beatrice, amico di mio babbo, mi facevano sentire
grande. Il Siena era seguito da pochi, i più accaniti se ne stavano
nel prato e francamente di tanta gente che ora vedo andare allo
stadio a quei tempi non ci veniva nessuno, i Senesi preferivano la
Mens Sana, era più “in”.
- DA COMMERCIANTE, COME GIUDICHI LE ESTERNAZIONI DELLA CONFCOMMERCIO
SUI DISAGI LEGATI AI GIORNI DELLA PARTITA CASALINGA? IL SIENA E' UN
DANNO PER L'ECONOMIA CITTADINA?
- Devo dirti che in parte hanno ragione, ma i disagi non sono dovuti
alla partita e ai tifosi. Il problema è l'organizzazione della
sicurezza, che secondo la mia opinione è da rivedere. Non puoi
bloccare Viale dei Mille a tutti, quando poi dalla Lizza ci passa il
mondo. Ci vuol poco a distinguere un gruppo di turisti dagli ultras
di qualche squadra ospite. Certe tifoserie in serie A ci hanno fatto
lavorare. certe altre hanno creato problemi, ma questo sta nel gioco.
Io rivedrei per la partita il discorso della sosta. Non si può
invadere con i motorini (vedi La Lizza), non si può posteggiare a
caso e nelle ARU (vedi Via Don Minzoni e Via Montluc). Se ci fosse
un'amministrazione seria organizzerebbe delle navette dai vari
parcheggi, vedi stazione dove i tifosi arrivano e con i mezzi
pubblici possono essere portati in centro nei pressi dello stadio.
Certo bisognerebbe educare il Senese, che come sai per fare due passi
in più mugugna e si lamenta. In altre realtà lo fanno, perché non
a Siena?
-
SEI MIGLIORATO TECNICAMENTE?
-
Questa domanda è birba, lo sai che ho smesso di giocare a pallone
nel 1990 a 20 anni perché ero proprio uno scarpone e poi non mi
piaceva l'ambiente. Da allora mi sono dedicato agli sport da
combattimento. La boxe è diventata una passione e da 20 anni la
pratico, mi diverto. Credo di essere meglio come boxer che come
calciatore, almeno lì se picchi qualcuno non ti squalificano!!!
potrei farti dare qualche pugno alle persone giuste?
RispondiEliminaSono sempre a disposizione...
EliminaLa differenza era tra scuotere e riscuotere. E la maggior parte dei nostri giornalisti hanno scelto la seconda strada.
RispondiEliminaW chi ci ha messo la faccia.
Frigidaire.
Grande "Santino". Non è vero che eri uno scarpone ! Anche perchè al cospettto del mitico Picchiotti tutti eravamo scarponi, indistintamente. Ciao.
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