I cittini della Robur

Pelo e contropelo del
BARBIERE BIANCONERO


Certe serate ti provocano sentimenti contrastanti; una sensazione piacevole e triste allo stesso tempo, lacrime e sorrisi. Insomma, una fantastica atmosfera, ma anche qualcosa che ti fa rodere il fegato.
Cittini splendidi, cittini di Siena, cittini della Robur; piccole piantine bianconere ai quali babbi figli di questa città e fieri di sostenere chi meglio la rappresenta, tramandano la loro passione come fosse l'insegnamento di un'arte antica, l'arte di tifare SIENA.
Uno splendido giardiniere a prendersene cura per farli stare insieme facilitando la nascita di legami di amicizia che li porti a fare gruppo anche e soprattutto in Curva Robur.
Il regalo di alcuni dei loro beniamini (anche un grande Capitano del recente passato) che si sono messi a tavola in mezzo a loro, si sono fatti fotografare, intervistare, anche prendere un po' in giro; e, per i più fortunati, alcune maglie estratte a sorte.
Monta la rabbia perché è diventata ufficiale la cessione di un altro cittino di Siena, poco più grande di questi, ma basta guardarli e riescono a strapparti un sorriso; magari tra loro c'è il prossimo campione che porterà in alto i colori della nostra città.
E capisci che non basterà l'ennesimo presidente furbino per rubarci una passione; prima o poi verrà tirato lo sciacquone anche per lui e finirà dove merita.
Rimarremo noi e soprattutto quei cittini che sono il futuro, quello bello, quello da tifosi accanto alla Robur che ci sarà sempre!
Mentre scorrono immagini di una Curva splendida e soprattutto di un Presidente vero, ti senti anche un po' in colpa, come a dover chiedere scusa per non essere stati in grado di conservare quel sogno e consegnarlo come loro avrebbero meritato; molti hanno visto la luce proprio mentre quel sogno nasceva. Come il mio, che, dopo appena un paio d'ore di vita, "esultava" per la rete di Campolonghi a Pistoia.
Purtroppo i delinquenti che hanno stuprato questa città, Robur compresa, sono stati più furbi ed a poco più di dieci anni di distanza, come l'età dei nostri cittini, quei bei momenti sembrano così lontani ed irripetibili che qualcuno di loro potrebbe chiederti: "Oh Babbo, ma perché ci siamo ridotti così?".
Bella domanda, tesoro!
Te lo spiego volentieri, bene o male tra qualche anno potrai andare a votare e certe cose è bene tu le sappia; però, come prima cosa tieni a mente questo: non ti fidare di chi ti prospetta una soluzione come... inevitabile.

Spettacolosi i cittini della Robur!