Palermo-SIENA 1-1. Le cassatelle

Un meritato e giusto pareggio su un campo difficilissimo che permette di addormentarsi con la speranza di fare dolci sogni.

Così come avranno fatto i tifosi al seguito, che mi dicono essersi divorati di tutto, accolti da amici rosanero.

Mi raccomando, mangiate qualcosina, speluzzicate.

Lamanna: 4. Prova a mandare in vantaggio i rosanero con una mezza papera al 22’ del primo tempo. Ci riesce con una topica clamorosa al 26’, quando sbaglia concettualmente e invece di accogliere comodamente il pallone tra le braccia, lo respinge stolidamente a doppio pugno su Lafferty che ringrazia e mette in rete. Si riprende un voto con un miracolo al 41esimo, viene salvato dal palo un minuti più tardi. Continua a insidiare il duo Mezzaroma - Antonelli come probabile maggiore responsabile in caso di mancato conseguimento della promozione. Insulso
Belmonte: 7. Due grandi interventi al 38’ del primo tempo per un giocare completamente ritrovato. Ormai non è più una scommessa. Un kalashnikov.
Giacomazzi : 7. Liscia clamorosamente al 13', si fa ammonire ingenuamente al 10' del secondo tempo, sembra patire ma esce alla distanza come un vero purosangue. Un voto in più per il biglietto di presentazione che offre al nuovo entrato Belotti al 32’ del secondo tempo quando gli verga un cognacchino con una ginocchiata a metà coscia, con palla lontana, come un consumato mestierante dei tornei ENDAS. Nei peggiori bar di Caracas.
Ceccarelli : 6,5. Se la cava tutto sommato bene in una serata in cui aveva a che fare con clienti difficili come Lafferty e Barreto. Si immola su Vaquez al 28’ st, sbroglia una complicata situazione ad un minuto dalla fine. Uomo in ammollo.
Feddal : 6. Svolge il compitino con disciplinata disinvoltura, senza acuti, nè stecche. Pacchetto di Camel... light.
Vergassola: 6,5. Solito lavoro di uncinetto in mezzo al campo per l’infaticabile capitano bianconero. Inossidabile.
Pulzetti : 7. Iron Man gioca la consueta partita di grinta e determinazione. Smista una quantità innumerevole di palloni, talvolta pecca un po' di lucidità e non rifinisce a dovere. Prova un paio di conclusioni velleitarie. Indomito.
Angelo: 6,5. Molto propositivo in avanti, soffre la pressione di Lazzard quando viene puntato in fase difensiva. Effettua una grande chiusura al 24’ del secondo tempo su Barreto. Amaricante.
Spinazzola 7. Quando viene messo in movimento è una gioia per gli occhi. Manifesta un gran potenziale, anche se a volte lascia intravedere una certa tendenza all’autocompiacimento con tocchi di dubbia utilità. Strepitosi la percussione e l'assist per Rosseti in occasione del gol. Diadema.
Rosina: 7. Lavora la solita gargantuesca mole di palloni con tocchi degni di un maestro artigiano dell’arte pedatoria. Un caleidoscopio.
Rosseti: 8. segna un gol che per 6 minuti sembra aprire le porte del Paradiso. Lotta, pressa, ruba palloni e svaria lungo tutto l’arco d’attacco. Si dibatte come un salmone che risale il fiume. 19 anni anni e non sentirli. Olio Cuore e Omega 3.
Schiavone: 6. Rileva l’ottimo Spinazzola attorno alla mezz'ora della ripresa. Un quarto d’ora per rubare un buon pallone, provare un paio di lanci e steccolare l’abbrustolito Hernandez in ripartenza. Ammonito.
Fabbrini s.v. Entra per Vergassola al 42 st e dà un senso alla sua partita, passeggiando il pallone per una sessantina di metri, per poi sbagliare un facile appoggio al compagno. Fuoco Fatuo.
Beretta 7. Re Mida, esce imbattuto anche dall’Anna Maria Barbera di Palermo e per una sera gli unici sconsolati sono i tifosi rosanero. Si accorge che il cambio Spinazzola - Schiavone ha fatto perdere metri a centrocampo e corregge inserendo Fabbrini per Vergassola.