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martedì 1 aprile 2014

Voi parlate dello stadio, noi parliamo di Siena

Qualcosina, in questa città, sta cambiando.
Forse sarò un sognatore, forse sarò uno stupido ottimista, ma qualcosina sta cambiando.
E vedrete che, come al solito in questi ultimi anni, l'accelerata al cambiamento sarà prodotta dal popolo della Robur.
Questa è l'impressione che ho avuto ieri sera, all'interno dell'Aula Magna dell'Università per Stranieri - ecomostro con pini già abbattuti nel silenzio della comunità.





Appuntamento ore 17,30, inizio puntuale, pubblico delle grandi occasioni, tv, radio, politici, bloggers, belle donne. Insomma, w tutti.
Unico problemino: temperatura insopportabile, tasso di umidità stile Brasilia il 18 di agosto, accalcamento delle persone ai bordi, visto che la capienza di circa 250 persone non riusciva a contenere gli intervenuti.
Ergo: una nuova sala conferenze da 900 posti non farebbe scomodo...
Dopo i convenevoli di rito, parola al sindaco, che, parlando del progetto, sostituisce amabilmente il termine "meteorite" con "cerino acceso". Insomma, al primo cittadino questa idea proprio non piace.
Parola ai due architetti del Comune, che, in un effluvio di parole di circa un'ora, ci spiegano la ventina di tavole dello studio presentato, condite da una analitica ricerca delle negatività dello stesso. Record dei record: in sessanta minuti, non una parola positiva su quanto discusso!
Ora, fermiamoci un attimo e ragioniamo.
Detto inter nos, io mi aspettavo un "trappolone" dell'amministrazione comunale, che, assolutamente non convinta del meteorite - appunto - che le sta cadendo addosso, nel goffo tentativo di scansarlo, ha cercato di dare due imput iniziali: una caterva di dati tecnici, che non interessavano nessuno (tranne, forse, gli estensori dello studio stesso), ma che davano l'idea di una assoluta insostenibilità del progetto; lo studio analitico delle criticità, anche a costo di interpretare allegramente il titolo.
Il trappolone, dicevo, si era già visto dal testo dell'iniziativa: "Parliamo dello stadio", volendo ridurre il tutto, nella psiche sconvolta dell'immaginario collettivo, alla seguente filiera dello scaricabarile: problema della politica->problema della cittadinanza->problema dello stadio->problema dei tifosi del Siena->le priorità sono altre->Mezzaroma è un fallito->non se ne fa di niente.
Meno male che in questa città c'è ancora gente viva. Per lo più, tifosa del Siena.
Che dire? Sarò di parte, ma stasera si sono avute delle conferme della storia del più recente passato.
In una modalità di estrema correttezza, senza nessun eccesso o alcuna violenza (come sono solite fare invece le penne di certi giornalisti), i tifosi del Siena hanno prima ascoltato, poi "reagito", alla loro maniera: argomentando, chiedendo, parlando. Con il rispetto della propria passione e dell'altrui opinione.
Ad un certo punto, le ragioni del SI hanno quasi strabordato: lucide, ficcanti, propositive.
In sala si respirava un'aria nuova: l'aria del cambiamento.
Gente e politica, due mondi distanti. I tifosi del Siena stasera hanno prima preso le distanze, poi bacchettato, ma non travolto ed umiliato la controparte. Anzi, hanno cercato il contatto con chi può diventare un eroe di questa città, il tanto bistrattato Capsula, che ha l'occasione della sua vita: aiutiamolo a decidere bene.

Anni fa, un terrone, a me ed a un gruppo di amici, insegnò che il cambiamento di un Sistema poteva essere operato attraverso la passione per una squadra di calcio. Ce lo spiegò in termini crudi, analitici, ragionati.
Pochi percepirono quel messaggio: io ed altri, sì. E non ce ne siamo mai dimenticati.
Oggi, questo insegnamento è più reale che mai.
Grazie Paolone, tanto lo sapevo che avresti continuato ad aiutarci.
Il tuo sogno continua.

6 commenti:

  1. L'importanza del fatto è che finalmente i senesi ( non tutti ma tanti) siano usciti dalla solita sonnacchiosa attesa dell'elemosina del monte o degli ordini del partito per prendere una inziativa; parlare, discutere e anche contrastare. Se questo stato di grazie continuerà indipendetemente dall'esito del progetto, sarà un bene per questa città

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  2. E non è un caso che in concomitanza con la ricorrenza della scomparsa di Paolo De Luca, molta gente, e sottolineo di varie generazioni, abbiamo dimostrato con applausi, commenti negativi, anche qualche bercio.........che oramai hanno imparato a sognare ed a pretendere che lo faccia anche chi hanno messo li a governarci perchè sono DEI NOSTRI DIPENDENTI.
    Purtroppo ne mancavano diversi di questi nostri DIPENDENTI; soprattutto i più fieri oppositori di questo progetto: fratello e sorella Vigni, Falorni, il signor Neri.

    Tutti politici che nell'ultimo periodo non hanno lesinato critiche e forti opposizioni a questo studio presentato da Sienainsieme srl.
    Esternate sui giornali, su Facebook (moderno mezzo usato da politici rampanti), alla radio...........ovunque.
    Poi però, nel momento in cui avrebbero dovuto calarsi tra le gente (come appunto fece Paolo fin dal primo momento), tra le persone che gli hanno affidato il loro voto, la loro fiducia........hanno pensato bene di trovare altro da fare.
    Eppure era da tempo che si sapeva di questa serata ma evidentemente erano tutti occupati.
    A mio avviso questo è un gesto di scarso coraggio (ma questo è l'aspetto meno importante della questione, peggio per loro) ma soprattutto di poco rispetto nei confronti del popolo di Siena e soprattutto di coloro che li hanno votati.
    Invece di ascoltare la vecchia politica con cui vanno a braccetto io credo sia meglio per loro che ASCOLTINO SIENA e che la ascoltino bene ed agiscano di conseguenza..........MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE!
    Altrimenti potrebbe finire la pacchia alla prima occasione in cui ci sarà da tornare alle urne come ha ricordato una persona intervenuta durante l'incontro.

    VALUTATE L'IDEA........CALIBRATE, PER UNA GIUSTA SODDISFAZIONE DELLE CONTROPARTI (CHI INVESTE E CERCA UN RITORNO E CHI PROTESTA PER I TROPPI SPAZI COMMERCIALI), I CONTENUTI DI CIO' CHE VERRA' REALIZZATO (MI SEMBRA CI SIA LA MASSIMA DISPONIBILITA' DA PARTE DELLA SOCIETA' PROPONENTE)...............E POI VERIFICATE LA REALE ESISTENZA DELLA COPERTURA FINANZIARIA.
    MA ASCOLTATE SIENA, NON GLI INTERESSI DI POCHI, CHE SIANO POTENTATI CITTADINI O POLITICI IN CERCA DI RIPROPORRE IDEE ABBANDONATE, DI SALVARE ALBERI CHE ALTROVE SONO STATI ABBATTUTTI SENZA PROFERIRE PAROLA, ETC ETC ETC.

    Gianluca Petrini

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    1. Gianluca, per completezza di informazione mi dicono che il Sig. Vigni fosse presente ed il dott. Neri fosse impegnato per problemi di lavoro.

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  3. Ne prendo atto; allora avrebbe fatto bene a parlare. Intendo il Vigni,
    E' giusto ascoltare tutte le campane.

    Io, fossi stato un politico, di qualunque parte politica e di qualsiasi opinione sull'argomento, avrei fatto i salti mortali per esserci.

    O no Almutanabbi?

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  4. Concordo. Ma lo scendere nell'arena non è sempre un boccon da ghiotti.
    Per questo, w Valentini

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  5. Appunto; il Neri (chissà perchè a Siena c'è quel curioso modo di dire), che rappresentava o pareva rappresentare un vero cambiamento, era per il Rastrello.....o no?

    Ora ritira fuori Borgovecchio; chissà chi gliel'ha suggerito, non riesco proprio ad immaginarlo.

    Lo stadio di Borgovecchio è stato definitivamente abbandonato con una delibera comunale ma non ricordo se alla fine del mandato Cenni o all'inizio del Ceccuzzi.

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