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lunedì 17 novembre 2014

Piazza Salimbeni n. 1, 53100, Siena

A me questo indirizzo ricorda tanto qualcosa... Ma ho come un vuoto di memoria...
Ah, sì, ma certo!
Trattasi della sede legale della B&W Communication, società alla quale Mezzaroma cedette il marchio di AC Siena per circa 20 milioni di euro.




Strana storia, quella della B&W.
Costituita legalmente come srl il 12 ottobre 2011, si vede cedere i marchi di AC Siena e AC Siena Robur 1904 - brand che in totale avevano un valore legale di euro 14.826 - da Mezzaroma, per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro.
La sede legale della minuscola srl, con capitale sociale di qualche euro, è, appunto, quella del titolo... Ma io, scusatemi, ho in mente che a quell'indirizzo una volta ci sia stato anche qualcos'altro...
Vabbè, mi verrà in mente, continuiamo.
La vendita, stipulata il 29 dicembre 2011, rimase per alcuni giorni stoppata, in quanto alla B&W mancava un qualcuno che affidasse un finanziamento.
Saprete benissimo che, nel mondo di oggi, trovare un finanziamento dalle banche è diventata impresa difficilissima; per avere qualche spicciolo devi essere ipersolvibile, serio, ganzo, bello e aver pagato tutte le bollette in tempo.
E, difficoltà nella difficoltà, ci sono tante banche che, per scelta o per necessità, fanno più fatica di altre a concedere soldi. Una, dichiaratamente, è da anni il MP (-S), che ha drasticamente ridotto i finanziamenti ad aziende o persone fisiche, sia per esigenze oggettive (i soldi circolano meno, anche in banca...), sia per dare una dimostrazione ai mercati ed ai "padroni", perfezionando così un giro di vite contro i benestanti senesoti.
Il 9 febbraio 2012 arriva finalmente il sospirato finanziamento, che consolida l'accordo e lo rende esecutivo: Mezzaroma concorda pertanto con la B&W una ventennale licenza per poter utilizzare i due marchi.
Tradotto: entrano nelle casse del Siena circa 20 milioni di euro. Che poi spariranno, ma questa è un'altra storia.
La banca che eroga il finanziamento è... no, dai... il MP (-S)!!
Vero, vero. L'operazione di per sè è legale, altre compagini hanno già effettuato la procedura un po'inciuciosa. Ma lì si trattava di squadroni, con presidenti minimamente raccomandabili.
Nel nostro caso, si sapeva già che Mezzaroma era un po' con le pezze ar culo con le proprie aziende, era già fallito nello sport, aveva problemi con i pagamenti.
Ma forse avrà pesato il fatto che dentro la B&W, fra i proprietari, figurasse tale Davide Buccioni (che Wiatutti da sempre idolatra), ex pugile, pare residente in Piazza Salimbeni n.1, 53100, Siena... Che è indirizzo che non mi è nuovo... eppure ci doveva essere qualcosa...
Mah, proseguiamo, mi verrà in mente.
Tornando ai giorni nostri, con mio immenso piacere, qualche giorno fa Massimo Mezzaroma e Mario Lattari, legale rappresentante della B&W e politico dell'UDEUR - ma ogni caso di legame fra la politica e la famiglia Mezzaroma è chiaramente casuale... - sono iscritti nel registro degli indagati per "accesso abusivo al credito".
La GdF fa perquisizioni a Siena (e ci sta), a Roma (e ci sta), in Calabria (????) e pare dentro MP (-S) (????). Non si va invece in Svizzera, forse perchè non lo si può fare...
"Accesso abusivo al credito": in pratica si dice che Mezzaroma (o chi per lui), nascondendo di essere un indigente - Wiatutti concorda, peraltro, sulla predetta condizione - si fosse fatto prestare i soldi dalla banca, che, secondo una certa interpretazione, sarebbe finita raggirata dallo stesso "falso" morto di fame. Ed, al contempo, Mezzaroma, dimostrando che comunque sia MP (-S) sapeva della sua situazione, si salverebbe ancora una volta in corner.
Ma aspettate un momento... ecco, ecco, eureka, mi son ricordato!
In Piazza Salimbeni n. 1, 53100, Siena, c'è (per poco più) la sede MP (-S)!
Quindi, per il pensiero deduttivo (che, vi ricordo, possiamo usare in quanto esseri senzienti ed intelligenti, contrariamente a quanto vi insegnano a Siena), giungeremmo alla seguente conclusione: MP (-S) sapeva chiaramente tutto per filo e per segno, sapeva che i milioni finanziati sarebbero stati probabilmente "sviati" per altri bisogni, sapeva chi era Mezzaroma, conosceva lo stato drammatico debitorio delle sue imprese, sapeva soprattutto chi era la B&W, che aveva sede legale proprio lì, dentro la Rocca Salimbeni.
La hybris, l'arroganza, la prevaricazione dei soloni di MP (-S) mai come in questo caso avrebbe pertanto trovato più pratica applicazione.
Ma questo, ripeto, è interpretazione di un pensiero deduttivo, per cui non la sentirete mai circolare nella terra del Palio.
Sperando invece che gli inquirenti e la GdF abbiano stavolta la possibilità di andare avanti nella propria inchiesta, penso proprio che sul filone AC Siena/MP (-S)  troveranno delle enormi sorprese.
Solo ipotizzare adesso di applicare il concordato richiesto da Mezzaroma, lo dico chiaro e tondo al tribunale di Siena, sarebbe un azzardo, un evento inaccettabile, che sgonfierebbe un pallone che si sta gonfiando e che DEVE esplodere. Al contrario, rifiutare il concordato potrebbe rappresentare, davvero, il classico salto del tappo, con conseguenze ad oggi anche poco prevedibili.
Ah, un'ultima domanda vi vorrei rivolgere, visto che oggi la memoria mi gioca brutti scherzi: ricordate forse chi fosse il DG di MP (-S) nel febbraio 2012, quando il finanziamento fu concesso?

4 commenti:

  1. Se non erro il Dg era Viola, nel breve interregno Viola Dg/Mussari presidente.
    Situazione identica a quella della Mens sana, che ho seguito più da vicino. Nel caso bianco verde almeno le società cartiere erano basate a Rimini, qui ci siamo spostati di due numeri civici dalla sede della banca.
    Fallita la Mens sana, si configura per me, giurista di Monteroni, il concorso in bancarotta fraudolenta da parte di chi erogò il finanziamento....ricordo infatti mail riportate dalla stampa in cui lo stesso Viola si spendeva personalmente per cercare uno sponsor alla Mens Sana.....l'unico scopo parrebbe essere stato quello di evitare la bancarotta, derubricando così l'eventuale reato.
    Al di là del diritto, che non pratico, la situazione umana doveva essere questa: Mussari, che proprio tranquillo non doveva essere, se pur in uscita, comprò tempo (coi soldi della banca) per rimandare il fallimento delle due società sportive, con operazioni spericolate e abusive.
    Probabilmente forzando la mano a Viola, neo arrivato in una selva oscura, ove la retta via era smarrita. Poi si perse anch'egli, fin quando le fiamme dell'incendio illuminarono alcuni dei piromani fuggitivi....il cerino rimastogli in mano è nulla di fronte al rogo, ma potrebbe essere scottante.
    Un saluto

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  2. dalle ultime voci pare che anche il canuto delle LOgge abbia incominciato a ricredersi sull' operato del duo Olezzo & Distratto. che abbia paura di non avere piu' contributini per mettere a tavola dieci analfabeti nei giorni della festa ??? eppure mi ricordo che andavano lasciati lavorare in pace


    Bozzon

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    1. Ovvia giù, o stai a vedé che ora, per RABBIA e VENDETTA a Siena nasce un GIORNALISMO SERIO E VERACE!!!
      Sarebbe ll'ora!!! Non c'è nulla di più pericoloso e vendicativo di una Moglie tradita e... io fossi nei maneggioni starei parecchio all'occhio perché in uesto caso "la moglie" di cosine ne sa tante. O vediamo!!!

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  3. sei un indovino? :)
    oggi siamo in prima pagina su tutti i giornali per queste cose scritte "solo" 3 anni fà.

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