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giovedì 5 marzo 2015

Ponsacco: e che cazzo!


Amici bianconeri, 4 goal in 4 partite sono bastati per racimolare e mettere nel (pon)sacco ben 8 punti: se tutti questi numeri non m'ingannano e la matematica non è un pignone, abbiamo una media di due punti a goal. 


In un'epoca di gravi ristrettezze economiche, dove l'ora più buia non accenna a lasciare spazio all’alba e le trombe squillano poco ma le squillo trombano parecchio, siamo costretti ad accontentarci e a guardare con speranza al nuovo appuntamento con il destino. 
Per non perdere il treno della Lega Pro saremo costretti ad agGIORNAre la nostra storia in provincia di Pisa, visto che ad anNOTTArla c'ha pensato Boss Hogg con l'aiuto di Rosco P. Coltrane, dopo aver fatto credere a Bo e Luke che la cugina Jessy avesse una marea di amiche discinte e disinibite. 
La prossima tappa del nostro personalissimo Giro d'Italia in classe economica si chiama Ponsacco e a detta di molti è “la partita più importante dell'anno”. Ora, siccome è dal match di Coppa Italia col San Donato Tavarnelle che sento dire che la prossima "è la partita più importante dell'anno", non ci rimane che cercare di approfondire le nostre conoscenze sul nemico. 
A differenza del nome, la Ponsacco 1920 nasce nel 2011 durante un agitato dopocena al Circolo delle Melorie, dove tra un puttantour e una scritta con la bomboletta sul muro della commenda, fu deciso di ridare vita alla locale squadra di calcio dal glorioso passato, la cui storia era stata cancellata da una sciagurata fusione con la compagine di un paesotto vicino. Ora, visto che la Toscana è la patria dei campanili e l'erba del vicino è sempre la più secca, sarebbe l'ora di smetterla con queste fusioni scellerate, che non servono a niente e scontentano tutti (prima nota personale). 
Una volta stabiliti presidente e colori sociali ed ingaggiati allenatore e giocatori, il rinato Ponsacco si presentò alla prima partita del campionato di terza categoria con le stesse ambizioni di vittoria del ragionier Filini alla partenza della coppa Cobram. Ed invece, in barba a tutti i pronostici di Snai e Bwin - la cui pubblicità alla tv, fatta di frasine simpatiche tipo "il gioco può dare dipendenza patologica” e soprattutto “gioca responsabilmente”, è a mio modo di vedere la più grossa presa di culo del terzo millennio (seconda nota personale) - vinse agilmente il campionato per poi stravincere l’anno successivo quello di seconda, facendo registrare uno strepitoso 30 su 30 nella casellina vittorie, primato sfuggito persino alla Steaua di Bucarest dei tempi buoni di Nicolae Causescu. 
Euforici ma non ancora sazi, gli atleti ponsacchini portarono a casa tutti i tornei di calcetto della costa tirrenica, primeggiando da Camaiore a Quercianella. Inanellarono prestigiosi trionfi al torneo dell'Inceneritore di Peccioli e al Memorial Montagnani di Capannoli, riuscendo persino nell'impresa di salire sui primi due gradini del podio al torneo Amici di Ghizzano, pur partecipando con una sola squadra. Non contenti, 9 giocatori si piazzarono ai primi 9 posti della Dj-Ten di Pontedera e uno di essi vinse anche la Cronoscalata di Corno alle Scale. Nella ricca bacheca fanno bella mostra di loro anche i trofei di due tornei di ping pong alla chiesa di San Ponso (...), della corsa coi sacchi di fine anno patrocinata dalla sezione anemici del gruppo Frates di Pisa e della gara di Panforte (gioco di chiara origine senese) organizzata dal comune nel giorno del patrono, che a Ponsacco cade il lunedì dopo la seconda domenica di ottobre, tipo l'apertura straordinaria del supermercato. 
Ma la notizia più bella gli amici ponsacchini la ricevettero sicuramente durante il “Salone del Glutine - Contro Manifestazione dei Tolleranti Alimentari”, dove fra pizze alla farina di kamut, fiumi di latte e cascate di pomodoro - a seguito delle lamentele delle squadre di prima categoria e di promozione - venne data loro la notizia del ripescaggio in eccellenza. In realtà il ripescaggio era stato architettato dal presidente della locale sezione arbitri, nativo di Pontedera e invidiosissimo dei cugini, con la speranza di assistere alla disfatta degli odiati vicini. Ma il Ponsacco, senza perdersi d'animo, non solo stravinse anche l’eccellenza, ma arrivò a collezionare oltre 90 partite utili consecutive. C'è voluta la serie D e la recente trasferta di Rieti - ma anche un po' di Guttalax e un paio di signorine di indiscussa bellezza e dubbia moralità - per fargli conoscere la prima sconfitta. In occasione dell' evento, il Tirreno ha titolato a 9 colonne: “E che cazzo!”. Il resto e' storia recente, della quale i libri di epica parleranno soltanto fra qualche anno. 
Gli invincibili del Ponsacco ci aspetteranno con il coltello fra i denti, ben consci che “un omo in bocca a un altro unn’hanno mai visto” e venderanno cara la pella come ai tempi del presidentissimo Romano Aringhieri. Per creare un po’ di ambientazione romantica, il loro attuale patron ha decretato la giornata rossoblù e ha invalidato sia gli abbonamenti che le fidelity card (e ciò mi ricorda qualcun altro): Ponte che non ti venga mai in mente... Intesi? 
La formazione gioca un calcio simpatico ed elaborato e all' andata ci volle tutta la bravura del loro portiere per permettere a Crocetti & Delizia di mettere a segno il goal del pareggio. Portiere che, successivamente alla partita, fu evirato, bollito in pentola e mandato 6 mesi al confino a Monopoli, dove non riceve le 20.000 lire neanche se finisce il giro di campo, viene pagato con soldi falsi e può pescare solo dal mazzo degli imprevisti. 
Per la rubrica “notizie utili”, Ponsacco è il classico paese dove il camion della spazzatura passa la mattina alle 8.30 congestionando tutto il traffico del centro mentre la vigilessa fa le multe alle auto ferme in seconda fila. Il titolare del bar di piazza si lamenta tutto il giorno dell’Imu, ma ignora che in paese tutti parlano del suo vizietto di ricaricare 5 volte il prezzo dei Boero al liquore e al negozio di elettrodomestici la commessa consegna lo scontrino con aria vagamente sognante (ma in realtà è stolta) e suggerisce al cliente di fare una fotocopia, altrimenti si potrebbero scolorire le scritte e invalidare la garanzia: ora, se siamo costretti a fare una fotocopia perché lo scontrino si sbiadisce, non si potrebbe utilizzare un inchiostro indelebile? (terza considerazione personale). Il clima è umido con la nebbia e secco quando tira il tramontano. Il vino bisogna andare a prenderlo a Terriciola e le “bambine sono gentili e fanno un sorriso ai fischi dei militari, ma soltanto nei giorni alla pari”… 
Dopo aver letto la loro storia e' arrivato il momento di scrivere la nostra. 
Popolo bianconero, in attesa del calcio giocato, godetevi la trasferta.

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