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mercoledì 10 giugno 2015

Il giuoco dell'estate - Parte II°: La risposta dell'Amministrazione Comunale

E dopo il roboante comunicato della Robur Siena, ecco arrivare, dopo poche ore, l'altrettanto perentoria risposta dell'Amministrazione Comunale, a firma Valentini-Tafani.
Premessa; analizzeremo il testo tentando di decriptarlo, costretti ad interpretarlo. Il linguaggio utilizzato è infatti il "Politichese", che si adatta a più visioni, tanto da divenire un vero e proprio meta-linguaggio, che parla al nostro conscio ed all'inconscio (brrrrrr....).


Dice l'Amministrazione Comunale...
1) Ringraziando tanto la Robur Siena per il conseguimento del risultato sportivo, si ricorda che "questo è il momento dei programmi per il futuro, che sarebbe stato opportuno preparare per tempo invece di ridursi all'ultimo momento" --> Iniziamo subito benino, direi... L'ammonimento, messo lì quasi come una paternale non tanto bonaria, vuol forse essere un imprinting sulla residua comunicazione: molto da severo pater familias, il Comune fa capire che in tutto questo tempo Ponte ha fatto poco per programmare il futuro. Premesso che non ho idea di cosa si stia parlando, potrebbe essere un po' - mutatis mutandis - come quando la stessa Amministrazione "tardò" un pochetto ad attivarsi nel momento del fallimento dell'AC Siena...
2) Il Comune ha sempre avuto verso la Robur un "atteggiamento attento e rispettoso, mai invadente o strumentale, anche per evitare l'ambigua contiguità del passato" --> Premesso che non ci spieghiamo cosa voglia dire questa "ambigua contiguità del passato" e che qualcuno dovrebbe ben chiederlo ai nostri Amministratori, un atteggiamento non invadente è l'opposto di ciò di cui abbiamo discusso al punto 1); un atteggiamento non strumentale non coincide con i selfie fatti intrufolandosi dentro ad un corteo della vittoria; un atteggiamento attento è antitetico a ciò che il Comune non ha fatto all'epoca del fallimento dell'AC Siena; un atteggiamento rispettoso... leggete i punti successivi.
3) Tale atteggiamento (di cui sopra) è stato dimostrato:
a) nella valutazione del progetto mezzaromiano di riqualificazione del Rastrello --> Ecco, a mio avviso qui si tocca il minimo livello di obiettività. Wiatutti smontò, al tempo, il lavorio messo in atto dal Comune, che voleva convincere la comunità, in tutti i modi e con tanti attori messi di mezzo, che il progetto non s'aveva da fare. Non sto a ripetermi, potete andare indietro e ritrovare i molti pezzi scritti a proposito. Oppure il messaggio è subliminale al contrario, del tipo: "Non permetteremo a nessuno di fare lo stadio, come abbiamo già fatto in quell'occasione"?
b) nella selezione imparziale dell'offerta del post fallimento --> Tanto fu imparziale la selezione che, al primo colloquio avuto con il Sindaco a Fontebecci, egli stesso ci presentò i primi potenziali acquirenti che furono ricusati in toto dai rappresentanti dei tifosi in quanto persone non gradite. E non perché non piacessero fisicamente... Strano come dei semplici cittadini si fossero presi la briga di andare a controllare i curricula dei proposti dal Sindaco, verificandone evidentemente dei vizi, che il Primo Cittadino non individuò minimamente.
4) Il Comune ha "supportato la richiesta della società di proporre la città di Siena come sponsor" --> Embè? Trattasi forse di un favore? Non capiamo...
5) Il Comune ha "buttato acqua sul fuoco" (sic!) nel momento in cui a metà campionato Ponte manifestò incertezze sulle sue possibilità economiche --> Salvo poi, Ponte, aver rettificato in successivi interventi, rassicurando tutti sulla capacità di tenuta futura. Ma questo non si dice...
6) Il Comune ha contattato le società sportive di calcio giovanile che hanno l'affidamento dei campi per allenarsi, inducendole a "rinunciare alla iniziale diffidenza verso la Robur Siena" per sviluppare una sinergia per il settore giovanile --> Iniziale diffidenza????? Oh questa? Qualcuno può spiegare meglio ciò di cui si sta parlando?
7) Il Comune non vuole tuttavia lanciarsi verso una eccessiva ingerenza dei contatti fra Robur e società minori per non "riprodurre il disastro di Taverne d'Arbia" e che per Taverne non si tratterà della cessione di denaro a fondo perduto --> Non so se questo sia un lapsus o una mancato ripasso del testo, ma trattasi di vera e propria bottigliata nei coglioni alla Tafazzi. Il disastro di Taverne fu prodotto da Comune e AC Siena di Mezzaroma, ragione per cui, probabilmente, la gente del quartiere (votante...) forse una prima diffidenza la dovrebbe avere verso questi due soggetti e non verso la neonata Robur Siena! O no? Ma la logica è una cosa, la ragion di Stato, lo si sa, è altra...
8) La richesta di trasformare il Rastrello in sintetico può essere vagliata solo se ciò "non comporterà impegni finanziari che il nostro bilancio non ci permette di assumere, al pari del rilascio di garanzie che formalmente avrebbero il medesimo valore" --> Cito un pezzo del comunicato della Robur, che sul punto dice di prendersi essa stessa in carico un investimento che porterebbe un "beneficio delle casse comunali per molte centinaia di migliaia di euro". Domando, anzi urlo: ma di che si sta parlando?
9) La richiesta della Robur di ottenere un diritto di superficie pluriennale è attualmente al vaglio della Giunta, che lo presentarà al Consiglio Comunale --> Addio nini... Ah, beati tempi burocratici!
Bene, benone.
Wiatutti esce dal coro (o tenta di farlo) e fornisce, fuori dai chiacchiericci beceri che non portano a nulla, un contributo di chiarezza sul tema, che può essere giudicato nel bene o nel male, poco importa.
Speriamo di essere letti...

3 commenti:

  1. La parte del comunicato che citi al punto 1, quella sui programmi che andrebbero fatti per tempo, è agghiacciante. Sono talmente ghiozzi che non hanno nemmeno consideratio che gli si possa ritorcere contro.
    Infatti, che la Robur Siena non abbia campi di allenamento, essendo nata dal nulla solo 10 mesi fa), l'amministrazione comunale lo sa da tempo, quindi fin'ora che hanno fatto?
    In teoria un'amministrazione seria, conscia del problema, doveva lavoratre e arrivare alla fine del campionato appena vinto con già delle soluzioni percorribili.
    In buona sostanza, sono i primi a dover essere bacchettati per l'immobilismo programmatico che loro stessi paradossalmente rimproverano a Ponte.
    Ma ormai non mi stupisco più

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  2. Mi tocca fare l'avvocato del diavolo. Mi pesa dover difendere il comune ma non sono d'accordo per niente con la lettura data da questo blog: l'amministrazione è criticabile (eufemismo) sotto moltissimi punti di vista, ma non questo. Prima di tutto quando Ponte ha deciso di prendere il Siena conosceva benissimo la situazione della città, incluse le casse in affanno e i campi mancanti. Perciò, a mio avviso, era proprio alla neonata Società Robur Siena che spettava progettare le basi del futuro. Anzi, da tifoso sono estremamente deluso del fatto che in un anno questa società non sia riuscita nemmeno a tamponare un problema decisamente non recente. In particolare mi riferisco alla proposta riguardante il sintetico, che avrebbe dovuto essere avanzata quando c'erano i tempi tecnici per far approvare la concessione del diritto di superficie e fare i lavori. Quando uno fa l'architetto, mi dicono, deve anche conoscere le normative; anche perché queste influiscono sui tempi di realizzazione. Le diffidenze delle altre società cittadine che hanno un accordo sull'utilizzo dei campi comunali d'allenamento (e che quindi hanno il sacrosanto diritto di allenarcisi) credo si spieghino con le numerose insolvenze della passata società, ma mi par di capire che vi siano anche problematiche più attuali. E' di oggi un articolo del corrierino sull'accordo con il Siena Nord; siccome mi rifiuto di comprarlo, forse domani potrò leggere quel pezzo online. La voce che corre dice che l'accordo proposto dal Siena al San Miniato sia in sostanza un cambio di casacca dalle giovanili del S. Miniato a quelle della Robur con possibilità di allenamento negli stessi campi del San Miniato. Fosse vero non mi sentirei di biasimere coloro che non danno fiducia a Ponte. Ma dal momento che sono tutte voci, mi sembra più corretto esprimere un parere quando le indiscrezioni saranno confermate o smentite. Per finire, il troiaio di Taverne è responsabilità di Mezzaroma, perché il comune dette la concessione decennale all'associazione temporanea di impresa formata dal Siena e dal Taverne e dal comune stesso. Il MPS aveva concesso una fideiussione di 2.685.000€ a vent'anni con un tasso agevolato, fu il Siena a non pagare i fornitori, i quali interruppero i lavori e la società non fu quindi in grado di accedere al mutuo del credito sportivo. Solo allora la banca ritirò la fideiussione. Quindi le colpe sono da una parte ben precisa e dubito che "spalmarle" sugli altri attori della vicenda possa essere un esercizio utile. Si può imputare all'amministrazione che non abbia dato la concessione di 99 anni quando le cose si sono messe male, ma non mi pare una colpa dal momento che già Laudanna non aveva ottenuto risposta alle richieste di chiarimenti fatte a Mezzaroma.
    Grazie dell'ospitalità.

    PS I dati che cito li ho trovati sul libro inchiesta Robur Anno Zero, che secondo me è la bibbia che ogni persona che vuole bene alla Robur dovrebbe leggere per non farsi prendere nuovamente per i fondelli da presidenti, politici o banchieri...

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    Risposte
    1. Ciao.
      Anzitutto grazie del commento, bello, corposo e molto circostanziato.
      Non vorrei deluderti con questa risposta, che - giuro - non vuol essere evasiva.
      Sostanzialmente posso anche essere d'accordo con quanto mi scrivi, ma lo scopo del mio articolo (+ l'altro) non era di discutere sulla questione dei campi tout court, avviando cioè una discussione pro Ponte o pro Comune (cosa che, se si vuole fare, comunque sia si fa, non è questo il problema).
      A me piaceva commentare, interpretando, due documenti che sono passati pressochè inosservati ed hanno generato una discussione che rischia di diventare un chiacchiericcio.
      Insomma, per me i due documenti dicono tanto e mi piaceva verificare cosa fosse scritto ed anche come fosse scritto. Mi fermavo lì, ecco...
      Scendendo nei particolari, la storia di Taverne è come la riferisci, ma il mio "spalmare" le responsabilità ricade nel fatto che NESSUNO avrebbe dovuto concedere fiducia e soprattutto denari per Mezzaroma, che era uomo già conosciuto e "chiacchierato" nel momento dell'affidamento dei lavori. Lì sta, a mio avviso, la grande responsabilità politica dell'Amministrazione, che, fra le altre attività, dovrebbe concedere i lavori solo a chi dimostri un minimo di affidabilità. O no?
      Sulle altre cose che citi, giustamente anche io non commento, non è lo scopo del pezzo e, francamente, il chiacchiericcio non mi interessa.

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