Il presidente usa il calendario Bahá'í: 19 "mesi" lunghi esattamente 19 giorni ciascuno. Ed ha deciso di dividere i mesi così.
BAHÀIII: è il mese delle aspirazioni, va dal 21 Marzo alle 16 dell' 8 Aprile. Da quell'ora in poi c'è una sospensione temporale dedicata al pediluvio e alla riflessione sui colori, che dura all'incirca 16 ore, in cui si può fare zapping o raccogliere mele stark. Mai però insieme: ciò causerebbe la perdita dell'innocenza e la conseguente riduzione dei mesi, provocando mancanza di sensibilità e confusione in agenda.
JALÀL o GLORIA: pomeriggio del 9 Aprile - 27 Aprile ora di cena. Questo è chiamato anche il mese della radiosità. Durante tutto il mese si devono vedere le cose in maniera benevola, è vietato arrabbiarsi, non digerire, alludere a fatti privi di verità assoluta, tipo: per me lui è becco, c’ha po’o a morì, la su moglie dice che era una bella maiala, il su figliolo è strullo, il fratello di lei è bucone fradicio, la su pora mamma m’hanno detto non capiva una sega, a lavoro non fa mai un cazzo, dice una volta che la su' moglie l’hanno pipata in due. Unica voce fuori dal coro e accettata è: a lavoro ce l’ha messo il partito.
JAMÀL, macromese della Bellezza. Va dal 28 Aprile al 16 Maggio. Durante tutto il mese ci si pettina, si emettono loffe compiacenti, vanno limate le unghie e ci si veste solo con colori pastello su nuance limbo. Sono vietate urla e rumori. Si cammina eretti e si riposa la pelle. Nel mese è vietata la circolazione ai brutti, ai grassi, alle donne senza seno e uomini con tagli di capelli oramai sorpassati.
'AZAMAT o LA GRANDEZZA. Micromese. Va dal 17 Maggio al 18 maggio. È il mese in cui ci si levano velocemente dai coglioni le scocciature grandi: 740, pagamento di multe, separazioni, donne che non si vogliono più trombare, cani da lasciare in autostrada, suocere da trattare male, mogli/compagne/amanti che si rifiutano di ingoiare, uomini che non amano i preliminari. Nel mese sono permesse: tortura, droghe, baccanali con omicidi. Le famiglie senza problemi si possono chiudere in casa e uscire a fine mese, che poi è un giorno solo.
NÙR, la settimana di Ponte. Dal 18 maggio al 23 Giugno, un’unica settimana con macroore, macrogiorni, macrominuti, macroattimi. Tutto si dilata, si perdono le coordinate spaziotemporali. Si può uscire per comprare le sigarette e rientrare senza più il vizio del fumo. Uno una volta è uscito da casa per pranzo ed è tornato dimagrito di 7 chili! Una volta una bimba uscì da scuola e rientrò all’università. È il mese del cazzo, dove tutto è fatto alla cazzo, si possono fare e dire cazzate.
RAHMAT, mese della Pietà. 24 Giugno - 12 Luglio. Questo mese ha poco senso. Si passa a trifolare i funghi o ad immaginare una vita senza supermercati e sindacati. Durante il mese non si può toccare il pulsante start di ogni congegno e non si possono grattare il culo e le palle. In passato era dedicato alla permanente e alle biciancole, ma dagli anni ’90 se ne è perso l’uso.
KALIMÀT, o PAROLE: 13 Luglio - 31 Luglio. È il mese delle parole. A poker, su un affare, sulle decisoni. Non si deve sbloccare niente e va portato avanti tutto senza decidere, ma solo a parole. Anche le spiegazioni a parole non vanno mai capite per poi poterle dire con parole tue. E via dicendo: parola mia.
KAMÀL: periodo/mese della Perfezione. 1 Agosto- 19 Agosto. 19 giorni dedicati alla perfezione del sé. Non si può defecare, masturbarsi, ci si deve lavare ogni 15 minuti i denti, ogni 5 minuti le ascelle, non sono permessi idiomi o inflessioni dialettali. Si cammina con la postura perfetta, si parla di massimi sistemi e si costruiscono architetture geometricamente perfette. La musica, basilare per il mese, è un easy listening nord europeo suonato con strumenti di carta riciclata e percussioni di pesce fatto in bianco con solo poco limone sopra. Al massimo un filo d’olio. Sono permesse le scoregge, visto che non si può cacare, ma all’interno dei parchi d’aghiformi.
I mesi che seguono: ASMÀ','IZZAT, MASHÌYYAT, 'ILM, QUDRAT, MASÀ'IL, SHARAF, SULTÀN MULK, sono tutti dedicati all’accoppiamento, alle telefonate extraurbane, al rifacimento delle mine dei lapis, agli errori ortografici, al sesso tra le nuove coppie, agli scapaccioni verso i figli che fanno girare i coglioni, al mutuo, alle uova alla coque, ai calzini senza un compagno e che vanno cercati in tutti i cassetti, alle gite in campagna.
Ponte adotta questo calendario che può apparire strano ma è FONDAMENTALE per capire che non spara cazzate, ha solo una dimensione ‘calendariale’ diversa.
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