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martedì 17 novembre 2015

Ionesco alla Consulta 1 (Il teatro dell'assurdo con la partecipazione straordinaria della Giunta Comunale)

Scena: saletta all’Acquacalda in stile riunione del PCI anni sessanta. Due le liste rappresentate nella Consulta, "Quelli-del-pd" e "Quelli-che-vorrebbero-essere-del-pd-ma-senza-darlo-a-vedere".


La platea ha una media di settantasei anni circa e questo non sarebbe un problema, se anche le domande non dimostreranno di avere la stessa età. Un primo shock arriva immediatamente, con l’applauso all’ingresso del sindaco; per il solo fatto che esiste, evidentemente…. 
Ma lo spettacolo inizia alla grande. Il primo cittadino infatti parte con un suo cavallo di battaglia, cioè il famosissimo discorso del “Non so se lo sapete, ma in questa città non ci sono più i soldi del Monte…” . Però le cose vanno male male, ci dice, anzi... vanno benino. Ma questo non sarebbe nulla. Non si è così importanti per un caso. Il secondo coup de theatre ce lo spara quando ci racconta che con l’abolizione dell’IMU, i cittadini di Siena risparmieranno più di tutti in Italia! Che è come dire: oggi faccio un piacere al mio cane, prima lo picchio e poi smetto. Non sarà mica perché prima si pagava più di tutti? Ehh? 
Ma lo spettacolo prosegue con alcuni interventi meravigliosi del coro (gli assessori) ben appoggiato dall’audience. 
Altro momento clou è quando l’ assessora all’istruzione, parlando della possibilità di aprire uno spazio di socializzazione all’interno dell’area della scuola del Petriccio, propone un circolo Arci, come se i circoli Arci fossero entità neutrali come le biblioteche o i bar.
Ma le domande fioccano dalla platea vogliosa e partecipativa. La scaletta degli interventi, peraltro, è già fatta prima di iniziare. Fanno domande prima "Quelli-del-pd", poi "Quelli-che-vorrebbero-essere-del-pd-ma-senza-darlo-a-vedere". 

Le domande sono “insidiosissime” e spianano sempre una strada comodissima all’assessore di turno per una risposta agevole. L’aria è paciosa e complice, uno dei baldi eletti nella consulta (credo della parte di "Quelli-che-vorrebbero-essere-del-pd-ma-senza-darlo-a-vedere") fa un po’ da trait d’union tra platea e giunta coordinando gli interventi e aiutando l’assessore, se ce ne fosse bisogno, per una risposta ancor più agevole. 
Il tutto mi dà un tale senso di surrealtà che mi sento come sollevato da terra, in un delirio onirico senza capo né coda, in una farsa serissima in cui il maestro del teatro dell’assurdo Eugene Ionesco avrebbe inzuppato le sue pagine a piene mani. E andiamo avanti invischiati questa melassa insapore e inodore per un tempo immisurabile, che però mi porta presto allo sfinimento. 
Ma il finale sarà grandioso. Alle venti prende la parola un distinto signore che sostiene un preoccupante incartamento di cento pagine. Io temo fortemente per la mia capacità di resistenza… e in effetti comincia malissimo. Non parlerebbe male ma ci mette, nella prima frase, circa cinque minuti per arrivare dal soggetto al predicato e otto per far capire a tutti l’argomento del suo intervento, che è incentrato le condizioni dell’antico arco del Petriccio. E nel suo stile, la prende ovviamente mooolto larga: “Quando la mattina del 3 luglio 1944…”… "Aiuto!" – mi urla una voce dentro - Per fortuna dal palco arriva un guizzo che ci lascia senza parole. Infatti, quando l’oratore ricorda che “…dopo i danni fatti dai carri armati che ci passavano sotto, i Bruni…”, intendendo chiaramente la famiglia Bruni che abitava lì sopra, il sindaco lo interrompe con un fantasmagorico: “I bruni? Chi? I marrocchini?”….eccoci, mi dico, cotto il lesso. Si può andare a cena. 
Spettacolo finito, per me, anzitempo. Torniamo alla realtà.

9 commenti:

  1. Cerco di essere un pò meno autocelebrativo di te... forse con più cultura, meno banalità e demagogia gratuita

    1. Faccio parte della consulta: non sono PD ma non sono neanche: Quelli-che-vorrebbero-essere-del-pd-ma-senza-darlo-a-vedere. La tua ignoranza sulle presenze alla consulta è abissale

    2. Vorrei sapere cosa hai proposto tu per il tuo quartiere, quale è il tuo impegno, visto che sei solo un povero anonimo

    3. di info e concetti ne hai ricavati pochi, non trovi? hai problemi di concentrazione?

    5. Vedo solo un elenco di surrettizie illazioni: grazie per averci dato dei cretini, tu cosa sai fare? ti prego..illuminaci

    4. Non serve scomodare Ionesco perchè suona bene..

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  2. Non mi permetto di dare dei cretini a nessuno o al limite lo ero pure io visto che non ho fatto domande diverse dagli altri. Bisogna saper scherzare e magari prendere dall ironia qualche spunto utile. Se poi sapete già tutto meglio così. Ma la mancanza di senso of humour mi turba un po'. Ah sicuramente avevo problemi di concentrazione dopo una giornata di lavoro...

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  3. Aggiungo tre cose visto che il mezzo è stato preso così male...
    No confesso di non sapere molto delle consulte ma non credo che fosse una condito sine qua per essere presenti. E visto che lo ero vuol dire che qualche argomento mi interessava. Poi per caso è venuto di fare il commento.
    E poi dico, ma farsi due risate sull'intervento sull'arco del petriccio e sulla gaffe involontaria del sindaco noo? Perché chi era presente se l'fatta senza che nessuno se la pigliasse. Su via...

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  4. la parte finale era del tuo articolo era esilarante, è veramente successo quello che hai scritto e ha fatto "scompisciare" tutti. Sul resto, però, più che ironico sembrava a metà tra il polemico e il maleducato. Abbiamo dato prima delle domande agli assessori? Certo che si, come volevi che ci rispondessero sulla frana di via Gabrielli o sul futuro della ex Alfieri o su alcune strisce da fare se non arrivavano con risposte pronte e certe! avrebbero detto che "si sarebbero informati!!" A me piace molto la tua ironia, in genere, qualche volta non ci arrivo ma è un mio problema per cui continua così, e magari se vorrai ci puoi dare una mano (o qualche consiglio) perchè non è facile lavorare nei quartieri. Grazie, il moderatore

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    1. Ciao. Rispondo io (che non sono per stavolta l'estensore dell'articolo) per inserirmi nel dibattito.
      Secondo la mia sensibilità, l'articolo qui sopra voleva essere anche un po' polemico (se no, che gusto c'è?), ma non mi pare che si scada nella maleducazione.
      In più, mi pare che nell'articolo si parli molto delle questioni inerenti gli amministratori, non tanto dei membri della consulta.
      Da commentatore esterno, tuttavia, mi faccio carico di richiedere a voi (ed a chi di noi può) di essere sempre e costantemente il più possibile critici verso chi ci governa e di rivolgere a queste persone domande e quesiti anche non politically correct. Soprattutto perchè - e ce ne rendiamo conto - non è facile lavorare nei quartieri.
      Saluti e grazie dell'intervento.

      Ah... se solo "qualche volta" non arrivi a capire la mia ironia, sei già un pezzo avanti!

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    2. A chi rispondo? A anonimo o a wiatutti oppure a almutanabbi boh! Forse è meglio chiuderla qui!!! Io ovunque ci ho messo il nome cognome

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    3. No, no. Tranquillamente rispondi a me. Il pezzo l'ha scritto tale Davout (che ti ha risposto anche in forma anonima, per errore), ma mi pare che con lui la questione sia terminata...
      Io ti ho detto la mia impressione e girato una richiesta. Spero che non sia disattesa.

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