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venerdì 15 aprile 2016

Piccole cose, inezie...

A volte non vale neppure la pena di parlare di massimi sistemi per qualificare lo stato dell'arte della coscienza civica e politica di un territorio.
A volte basta soffermarsi su qualche particolare, che pare insignificante, ma che al contrario dice molto di come siamo oggi abituati a vivere la quotidianità.
Considerate questi tre esempi...
ESEMPIO N. 1 - IL CARTELLO FOSFORESCENTE A PORTA TUFI.
Trattasi di un pannello al neon di colore blu cobalto radioattivo, messo in eccezionale primo piano all'ingresso di una a questo punto inutile porta medievale, in modo da creare un fervido contrasto fra il vetero-classico ed il post-apocalittico.
Il pannello serve a rendicontare la sicurezza di parcheggio presso "il Campo" di Via Fontanella (peraltro matematicamente libero per 9/10 dei giorni dell'anno). Il servizio reso agli utenti è pertanto eccezionale (ah, cosa non si fa per la Siena Parcheggi...), la tendenza è quella di rientrare in pieno nell'onda filosofico-ideologica "smart", ma forse (forse) 'sto benedetto cartello bene bene con Porta Tufi non ci sta!
Fossimo #pannellotafazzi, ci verrebbe da dire che colui il quale ha deciso tale installazione, ha peccato molto di sensibilità, di cultura, di senso dell'estetica, di incompetenza. Ma questi giudizi li lasciamo ad altri, non volendo infierire.

ESEMPIO N. 2 - LA "PROTEZIONE" IN FORTEZZA.
Qualche mese fa sono circolati video di misteriosi buchi praticati sui bastioni della Fortezza Medicea, quasi in stile cerchi nel grano: chi poteva aver praticato uno scempio simile, e perché?
Scopriamo presto che, evidentemente di fronte ad una concessione della Sovrintendenza, i buchi servivano come alloggio di pali per una ringhiera che mettesse in sicurezza contro i tentativi di scavalcamento. Vabbè, lo scempio architettonico era avvenuto, ma di fronte a tali urgenze...
Dopo qualche mese, circola una foto di un progetto (vedi sopra) che ci rende edotti delle "ringhiere" che sarebbero state applicate per impedire lo scavalcamento... alte forse nemmeno 30 cm, ad occhio e croce!
Allora chiariamo una cosa, prima di tutto. Siamo certissimi che: a) l'Amministrazione Comunale ha sicuramente operato nel pieno rispetto delle regole; b) la Sovrintendenza ha sicuramente operato nel pieno rispetto delle regole; c) si saranno mossi grandissimi esperti/periti/professionisti che avranno emanato i loro pareri nel pieno rispetto delle regole.
Ma ci domandiamo:
1) Ma la Sovrintendenza che ha concesso il placet ai buchi è la stessa che (pare) sia assai integralista quando si tratta di muovere una pietruzza in centro storico per attività commerciali o per lavori di privati? Oppure è la stessa che evidentemente riconcede il facile placet per mettere il cartello pre-Porta Tufi color cobalto post-esplosione?
2) Ma siamo così sicuri che, dopo questa devastante intervento su un monumento di centinaia di anni, le mura siano state messe in sicurezza? Siamo cioè sicuri che se un giorno un cittarello si sbilancia non possa cascare di sotto, stante la ringhierissima applicata?
3) Ma siamo certi che non si potesse operare diversamente, senza spaccare un bene vincolato ed oltretutto garantendo reale sicurezza ai cittadini?

ESEMPIO N. 3 - LA DISTRUZIONE DELLA TOMBA DI DAVID ROSSI
PS: Questa non è per niente una "piccola cosa, una inezia"... ma la cataloghiamo sempre nell'intento di far capire chi fa che cosa in città.
Il fatto lo sapete tutti: il 6 marzo la famiglia Rossi è convocata per la riapertura delle indagini per la morte di David, il 5 marzo senza preavviso trova in cimitero la tomba divelta ed un cipresso secolare tagliato.
A prima vista, pare davvero un'opera di distruzione barbara, di vandali, tanto per intendersi. Scopriamo poi, dalle parole di qualche membro della famiglia Rossi, che la responsabilità ricadrebbe sull'Amministrazione Comunale, in ritardo sui tempi di intervento per la riesumazione del cadavere e quindi "poco attenta" nella gestione dell'urgenza (sono stato abbastanza politically correct?).
Come sempre, taciamo senza dare giudizi, chè tanto pensiamo che ogni persona dotata di media intelligenza e di buon senso possa ragionare in modo autonomo e senza condizionamenti. Da parte nostra, prevale lo schifo. Senza iniziare a pensar male...

MORALE
Come vedete, ormai per capire come la politica stia gestendo i beni comuni, le nostre passioni, o le nostre pene, non bisogna neppure più parlare di notizione roboanti, di amministratori inquisiti, di banche svaligiate, di soldi dispersi al vento. No, ormai basta molto, molto meno.

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