Il canale youtube di wiatutti!

giovedì 12 gennaio 2017

"Le Leopoldelle". Gli argomenti del dibattito

Puntata numero due della relazione su "Le Leopoldelle". Andiamo a vedere cosa mai sia stato dibattuto.

QUALI TEMI SONO STATI TRATTATI?
Li elenchiamo per punti.

a) LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "L'AUTRICE DI BEST SELLER" - avendo la fortuna di avere come amico Marco Bianciardi, un intellettuale (vero), nonché un letterato e ora autore di un libro, ho presentato in anteprima la sua prima opera. Detto che il romanzo è scritto in modo a mio avviso strepitoso - occhio, io sono di gusti difficilissimi in fatto di romanzi e quindi l'aggettivo non è tirato a caso... - e che è ottima l'idea che sta alla base e che forma una trama avvincente, il volume di Marco è servito a porre la base di tutto ciò di cui si è discusso durante la serata: il concetto delle false narrazioni delle storie e della crisi del mondo delle rappresentazioni. Nel libro si parla di narrazioni legate al mondo della cultura, ma il concetto si può estendere all'infinito per altri campi: lo sport, l'informazione, la politica, ecc. La domanda che nasce spontanea è: possiamo/dobbiamo ancora fidarci dell'ascolto delle rappresentazioni di storie o notizie che il mondo della narrazione contemporanea ci propone? Una curiosità: avevate mai avuto la notizia della scrittura di un romanzo importante da parte di un nostro concittadino? No, vero? Bene, chiediamoci il perché, quando andiamo fuori dai canonici binari imposti dalla elite culturale cittadina, certe notizie non esistono.
b) APPROFONDIMENTI SUL CONCETTO DI SENESITA' - consci di avervi sfracassato le palle sulle pagine del blog nel corso di questi anni nel tentativo di decriptare il significato del termine "Senesità", abbiamo tentato di portare a compimento un lungo percorso, attraverso le conclusioni di Roberto Cresti (che tanto ha scritto sul tema su Wiatutti), affiancato dall'esperienza diretta di Michele Scialoja, che, in equipe con altri baldi (ex) giovani, ha dato vita ad un'operazione monumentale (e chiaramente passata quasi sotto traccia perché non intercettabile dalle suddette elites) denominata "Ricordi di Palio". Insomma, abbiamo capito che "Senesità" è un termine ammantato da un "potere" quasi soprannaturale, utilizzato spesso in modo strumentale da esponenti della politica e della finanza ogni qual volta si doveva richiamare all'ordine la cittadinanza, che si rifaceva ad un aspetto quasi mitologico e soprattutto falsamente sovrastrutturato del concetto. Che ha poi finito il suo percorso quasi come una deriva ideologica, deriva di potere. D'altra parte, un'altra tendenza popolare ha tentato di "ripulire" il concetto e di divulgarlo alla vecchia maniera nostrale, partendo ad esempio dal ricorso a fonti orali, ovvero da documenti d'archivio o mediatici ancora in gran parte da esplorare. Insomma, a mio avviso abbiamo assistito forse per la prima volta al tentativo di analizzare un termine ed un concetto, con il coraggio di destrutturarlo e di porlo al di fuori - appunto - delle narrazioni mitiche ovvero ideologiche.
c) APPROFONDIMENTO SUL RUOLO DEI BLOGGERS SENESI - detto che il fenomeno dei bloggers ha connotazioni molto particolaristiche e legate al contesto senese, il Presidente (dimissionario, dice lui) dei Gabs, Carlo Regina (alias Bastardo Senza Gloria) si è offerto ad un'intervista senza filtri davvero a tutto tondo da parte del pubblico presente in sala. Un confronto franco, di cuore, assolutamente vero, con un Carlo davvero in una forma eccellente. Si è ripercorsa la storia dei bloggers senesi, la loro opera, il rischio che nel passato (ma anche nel presente) essi hanno corso, le battaglie portate all'evidenza dei fatti, la necessità di cambiare volto e passo nel momento di una crescita della consapevolezza di tanta parte di lettori (peraltro sempre più numerosi), la necessità e la volontà di continuare a ribattere su tematiche/situazioni/nomi ancora evidentemente da chiarire. Il tutto, nel nome disinteressato di una tutela di un diritto che interessa quotidianamente tutti noi e che da più parti si ha l'impressione che possa essere sempre più ridotto: il diritto alla libertà di parola e di libera espressione. Per il piacere di farlo e forse anche per andare a coprire dei buchi che la "narrazione ufficiale" prima ha creato e poi non ha - volutamente - ritenuto di colmare.
d) APEDESINA SMART - vabbè, si è mangiucchiato... Ottimi i "Tortellini alla Y storica".
e) TRIBUNA POLITICA - eccoci forse al piatto forte della serata. In riferimento a tre articoli del blog, ho invitato ad un tavolo tre amici, due dei quali già attivamente coinvolti in politica, che da diversi punti di vista hanno tentato di darci qualche opportunità di vita oltre tutto ciò che è smart (e cioè?): trattasi di Ernesto Campanini, Luigi De Mossi e Luca Furiozzi, coadiuvati da Carlo Regina, ora più pungolatore che mai. Sarebbe troppo lungo riferire ciò che è stato dibattuto in circa due ore densissime di argomentazioni, domande non preconfezionate, risposte a tono. Insomma, un confronto difficile, davanti al quale tuttavia ci è parso che i tre, oltre ad essersela cavata benissimo, abbiano provato anche un minimo di piacere per il contatto del pubblico. Ciò che si è chiesto - finalmente - è stato il guardare avanti, il fornire indicazioni di manovre e di soluzioni concreti ai problemi della nostra città. Ed evidentemente molte risposte sono state fornite, vista la soddisfazione finale che tutti, me compreso, abbiamo dichiarato agli interlocutori. Un mio personale ringraziamento a Campanini, Furiozzi e De Mossi, che con grande disponibilità hanno replicato a tutte le questioni.
d) LA ROBUR OGGI - abbastanza stremati dalla lunga giornata, abbiamo infine registrato la condizione odierna della Robur, che da sempre serve a Wiatutti ad interpretare una realtà più ampia. Molto efficienti i relatori Cesare Guideri e Patrizio Pugliese, a chiarirci alcuni punti oscuri ed a buttare sul piatto alcune questioni da affrontare. In realtà, considerato il momento molto fluido della situazione in casa Robur, in attesa di una risposta di un tribunale che potrebbe anche decretare un clamoroso ribaltone societario, in sala sono volate molte più domande che risposte. Diciamo che è stato un bel modo per concludere la serata, un finale appunto con i puntini sospesi. Un po' come sono "Le Leopoldelle"... in attesa di sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento